domenica 21 ottobre 2007

La legge Levi-Prodi e la fine della Rete

articolo tratto dal blog di beppe grillo http://www.beppegrillo.it/.

Ricardo Franco Levi, braccio destro di Prodi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ha scritto un testo per tappare la bocca a Internet. Il disegno di legge è stato approvato in Consiglio dei ministri il 12 ottobre. Nessun ministro si è dissociato. Sul bavaglio all’informazione sotto sotto questi sono tutti d’accordo.
La legge Levi-Prodi prevede che chiunque abbia un blog o un sito debba registrarlo al ROC, un registro dell’Autorità delle Comunicazioni, produrre dei certificati, pagare un bollo, anche se fa informazione senza fini di lucro.
I blog nascono ogni secondo, chiunque può aprirne uno senza problemi e scrivere i suoi pensieri, pubblicare foto e video.
L’iter proposto da Levi limita, di fatto, l’accesso alla Rete.
Quale ragazzo si sottoporrebbe a questo iter per creare un blog?
La legge Levi-Prodi obbliga chiunque abbia un sito o un blog a dotarsi di una società editrice e ad avere un giornalista iscritto all’albo come direttore responsabile.
Il 99% chiuderebbe.
Il fortunato 1% della Rete rimasto in vita, per la legge Levi-Prodi, risponderebbe in caso di reato di omesso controllo su contenuti diffamatori ai sensi degli articoli 57 e 57 bis del codice penale. In pratica galera quasi sicura.
Il disegno di legge Levi-Prodi deve essere approvato dal Parlamento. Levi interrogato su che fine farà il blog di Beppe Grillo risponde da perfetto paraculo prodiano: “Non spetta al governo stabilirlo. Sarà l’Autorità per le Comunicazioni a indicare, con un suo regolamento, quali soggetti e quali imprese siano tenute alla registrazione. E il regolamento arriverà solo dopo che la legge sarà discussa e approvata dalle Camere”.
Prodi e Levi si riparano dietro a Parlamento e Autorità per le Comunicazioni, ma sono loro, e i ministri presenti al Consiglio dei ministri, i responsabili.
Se passa la legge sarà la fine della Rete in Italia.
Il mio blog non chiuderà, se sarò costretto mi trasferirò armi, bagagli e server in uno Stato democratico.



PETIZIONE PRESA DAL SITO http://firmiamo.it

La legge Levi-Prodi mette a tacere il popolo di Internet


Proposta gia approvata dal consiglio dei ministri ma non ancora approvato dal parlamento:
La legge Levi-Prodi prevede che chiunque abbia un blog o un sito debba registrarlo al ROC, un registro dell’Autorità delle Comunicazioni, produrre dei certificati, pagare un bollo, anche se fa informazione senza fini di lucro.

In questo modo per poter avere uno spazio web si dovrà avere il beneplacito del ROC.

Cioè ma ci pensate ? Già paghiamo per uno spazio web , ora ci costringono addirittura a pagare gli extra , senza considerare tutta la censura che ci sarà .


Questa petizione viene diretta dalla comunità Infernet X , comunità di Hacking italiana . .

Se avete un sito web , blog o altro seguite le linee guida su http://www.infernet-x.com/pages.php?page=petizioni .


La seguente petizione , dopo che avrà avuto un esigente numero di firme (si spera oltre 10.000) , verrà segnalata ad alcuni giornali , telegiornali , blogger , critici , siti e altro . In questo modo siamo sicuri che la nostra voce verrà ascoltata .
Per una volta fate qualcosa di sensato invece che firmare petizioni inutili . Cerchiamo di salvare uno dei pochi sistemi di comunicazione "non censurati" .

cliccate sul bottone firma per firmare la petizione.

Firma


ragazzi firmiamo la petizione per cercare di contrastare l'ennesima legge che cerca di imbavagliare la libera comunicazione, DIFFONDIAMOLA NEI NOSTRI BLOG, facciamola firmare.






4 commenti:

Rob ha detto...

Molti dicono che questa legge non passerà mai, e farà la fine del progetto Urbani.
In effetti secondo me è (quasi) incostituzionale. Si scontra con l'articolo 21.
Tuttavia trovo assolutamente inquietante il fatto che certi individui del governo abbiano formulato e proposto una legge in questi termini.
Questo significa che l'intenzione di chiudere internet al popolo italiano è radicata nella nostra classe politica.
Questo è solo un maldestro tentativo di attuarla con una legge.

santo vasta ha detto...

si ai ragione vogliono fare proprio questo.
per questo penso che ci dobbiamo mobilitare tutti per non far passare leggi come questa.

JaSoN ha detto...

Che dire...ormai le provano di tutte per tappare la bocca a chiunque gli dia contro a politici vari...
...sono daccordo con questa petizione che ovviamente "GIA' FIRMATA" :D

complimenti al blog ragazzi!!

Unknown ha detto...

Alt, ho sentito un ora fa che il ministro gentiloni farà fare un decreto per togliere parte di questo emendamento sull'editoria.
gli obbligati saranno solamente quelli che hanno una redazione cartacea.
Ciao Fabrizio